Gli gneiss sono rocce metamorfiche regionali, caratterizzate da un'alternanza di bande chiare, costituite da minerali leucocrati, e scure, formate da componenti melanocrati.
Sono molto simili ai micascisti, da cui si possono distinguere, oltre che per la composizione mineralogica - che tuttavia si rivela solo con uno studio al microscopio in sezione sottile osservando la fratturazione, più difficile negli gneiss, con formazione di lastre spesse o addirittura di masselli, molto facile nei micascisti.
Ciò dipende soprattutto dalle miche presenti, maggiormente scarse e talora diffuse nella compagine rocciosa gneissica, abbondanti e riunite in letti paralleli negli altri litotipi.
Gli gneiss sono rocce metamorfiche a chimismo generalmente sialico, in quanto derivate da litotipi gneissici, arenacei o argilloso-arenacei. Hanno tessiture perlopiù massicce, ma a volte presentano una certa scistosità.
La loro struttura è molto va ria da zona a zona, a secon da dei minerali prevalenti:
può essere granoblastica, con quarzo e feldspati; lepidoblastica, con miche, o ne matoblastica, con anfiboli e pirosseni (gneiss lineato o listato);
porfiroblastica e peci loblastica, se sono presenti grossi individui di feldspati e di altri minerali granulari(gneiss occhiadino).
I componenti essenziali di queste rocce sono rappresentati dal microclino, una modificazione strutturale del feldspato potassico, da plagioclasi a diverso contenuto di calcio, da quarzo e da mi che quali la muscovite e la biotite.
Gli accessori sono molto vari: ricordiamo l'epidoto, anche di tipo ortite, contenente elementi radioattivi, l'apatite, la tormalina, la magnetite, l'ilmenite, lo zircone, la titanite e la pirite.
Accidentali sono la cianite, la sillimanite, l'andalusite, la cordierite, il granato, anfiboli e pirosseni quali l'orneblenda e l'augite.
Co me minerale secondario è presente la clorite, derivata dall'alterazione di biotite, granato e orneblenda.La grana degli gneiss è di solito media, ma sono noti esemplari ricchi di miche a grana minuta, più facilmente divisibili in lastre.
Il colore del litotipo è grigio chiaro se deriva da rocce granitoidi o arenacee, più scuro se ha origine da rocce con impurità argillose.
Gli gneiss sono rocce metamorfiche regionali di grado medio-alto;
derivano sia da litotipi sedimentari come le arenarie (paragneiss), sia da litotipi magmatici intrusivi quali graniti e tonaliti (orto gneiss).
Attualmente, però, molti petrografi non si basa no sulla genesi della roccia originaria, bensì sulla sua composizione chimica, chiamando per esempio orto gneiss tutte le rocce derivate da litotipi a chimismo sialico o mesosilicico.
In genere i derivati da litotipi argillosi hanno subito un metamorfismo di grado più elevato rispetto a quelli originatisi da rocce granitoidi. Gli ortogneiss sono presenti in tutte le catene montuose e nei grandi scudi. In Italia si trovano nell'intero arco alpino:
occhiadini sono quelli del monte Leone, della Val Antigorio, del Gran Paradiso, del monte Rosa e del monte Bianco (qui si estrae il famoso protogino, da alcuni considerato però un granito). Altri esemplari sono noti in Val Chiavenna (Sondrio) e nei Tauri (Austria).
Tabulari sono gli gneiss di Beura in Val d'Ossola, conosciuti con il nome di beole e ricchi di tormalina, quelli di Luserna nei pressi di Torino e quelli chiari delle Alpi Orobie nel Bergamasco.
I campioni granatifero-sillimaniti ci, scoperti tra i laghi Maggiore e di Como, derivano da rocce arenaceo-argillose.
Gneiss conglomeratici, con evidenti ciottoli non oblite rati dal metamorfismo, si trovano a La Thuile (Valle d'Aosta) e in Val Formazza (Verbano-Cusio-Ossola).
Esemplari listati e lineati so no presenti nella zona del monte Rosa, dove prendono il nome di 'pietra argentea', e nella Sila calabrese ('scisti bianchi di Tiriolo').
Enormi distese gneissiche affiorano in India e nei gran di scudi canadese, scandinavo, brasiliano e australiano, dove passano a migmatiti.
Nei Vosgi (Francia) e nella Foresta Nera (Germania) so no stati rinvenuti gneiss biotitici a granato e sillimanite, le cosiddette kinzigiti.Derivati da graniti sono i litotipi della Scozia, del Giappone e dei monti Adirondaks (Stati Uniti).
In Spagna e Portogallo affiorano gneiss particolari, con grandi occhi tondi di feldspato immersi in una matrice a grana molto fine:
prendono il nome loca le di ollo de sapo.
Gli gneiss sono spesso utilizzati in edilizia, sia in lastre grezze e lucidate, sia in massi.
Ovviamente hanno un più largo impiego nelle zone in cui abbondano, però alcuni esemplari di bel l'aspetto cromatico vengono persino esportati dai Paesi di provenienza:
è questo il caso di qualche gneiss dalle sfumature rosate, prove niente dallo scudo scandinavo e da varie zone dell'India.