In italia avvengono circa 330 terremoti alla settimana, quindi circa 16.000 all'anno.

Per riuscire a capire se il numero è elevato è necessario, prima di tutto, analizzare il pool di dati preso in considerazione. In questo caso abbiamo preso tutti i terremoti registrati senza inserire particolari filtri alla magnitudo. Quindi all'intero del 16.000 ci sono anche terremoti con magnitudo inferiore a 1 .

E' inoltre degno di nota sapere che in California avvengono circa 1.800.000 terremoti all'anno, quindi circa 100 volte di più che in Italia.

Come se non bastasse la nostra regione è tempestata da vulcani, tra i quali ricordo l'Etna e lo Stromboli; essi avendo un ruolo sismico molto rilevante, sono controllati 24 ore su 24 da attrezzature specializzate nella rilevazione di tremori del sottosuolo.

Di gran lunga, la regione più terremotata è l'Umbria, con una media di 15 terremoti al giorno.

Il motivo di cosi tante scosse è la sua posizione geografica; essa infatti è collocata esattamente sopra una faglia.

Il movimento tettonico delle placche sposta la zolla Africana, che scontrandosi contro quella Euroasiatica produce forti tensioni.

La regione 'meno' terremotata è la Sardegna; non è corretto, però, dire che sia una zona antisismica. La sua posizione geografica è priva di terremoti rilevanti poichè essa poggia su una struttura geofisica molto stabile (e non come l'Umbria sopra ad una faglia).

L'ipocentro è quel punto geometrico immaginario sotto la superficie della terra ed è il promotore di una scossa sismica.

E' definito immaginario poichè non è un punto ma bensì un volume esteso (il punto è il baricentro di tale volume).

A seconda della profondità dell'ipocentro i terremoti possono essere :

●   Superficiali: ipocentro con profondità inferiore a 50 km

●   Intermedi: ipocentro con profondità inferiore a 250 km

●   Profondi: ipocentri più profondi di 250 km

Sotto l'Italia si nascondono molte informazioni, però esistono vari modelli per riuscire a capirne la struttura geofisica; uno di essi è il prospetto degli ipocentri, che consiste nel mappare ogni ipocentro di ogni terremoto in un grafico a 3 dimensioni.

L'esempio sovrastante è del 30/04/2020, il campione di dati è costituito dai terremoti registrati in una settimana, in Italia.

Come potete vedere al centro del grafico, esattamente sotto la superficie dell'Umbria (Regione Italiana collocata al centro dell'Italia) c'è un gruppo molto stretto di terremoti (ipocentri). Questo dato è verificato dai numerosi terremoti che si susseguono frequentemente in questa regione.

Potete inoltre notare, altri due gruppi particolari. Il gruppo A posizionato sotto le regioni del nord Italia e il gruppo B posizionato sotto la Sicilia.

Di particolare rilievo è la struttura tridimensionale vista di lato :

Noterete che la figura è schiacciata, quasi a demarcare una superficie. Essa infatti è proprio la superficie di contatto delle due placche, quella Euroasiatica e quella Africana. Strusciando creano attriti molto intensi,e questi vengono tradotti in terremoti.

Nell'animazione sottostante, il piano di colore rosso è proprio la superficie di contatto!