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Occorre compiere studi scientifici molto seri, di geologia, chimica, fisica... Il percorso per diventare ricercatore specializzato nello studio dei vulcani è molto lungo.
La formazione include contemporaneamente corsi universitari e tirocini pratici sui vulcani.
Fare il vulcanologo costituisce un mestiere molto vario. Egli alterna vere e proprie missioni sul campo e periodi di studio in laboratorio.
I resoconti del suo lavoro e delle sue scoperte vengono accertati e pubblicati sulle riviste scientifiche.
Vulcanologo (Wikipedia Commons)Si reca a congressi che accolgono i maggiori specialisti della sua disciplina, coi quali può scambiare i risultati dei suoi studi.
Partecipa alla sorveglianza di vulcani pericolosi e, in tal caso, valuta con altri scienziati i rischi di eruzione, al fine di allertare in tempo le autorità.
Spesso, è anche professore di quegli studenti che si interessano alle scienze della Terra.
Si tratta della scienza che studia i vulcani. Ha un duplice obiettivo: comprendere come funzionano i vulcani e prevedere le loro eruzioni.
Se è vero che i geologi si interessano della materia dalla fine del diciottesimo secolo, è tuttavia solo l'inizio del ventesimo secolo che la vulcanologia diventa a tutti i diritti una disciplina.
Dagli anni '60, enormi progressi sono stati compiuti per cercare di capire i fenomeni vulcanici.
Nei pressi della lava (Wikipedia Commons)Per spiegare il funzionamento dei vulcani e delle loro eruzioni, la vulcanologia utilizza le conoscenze acquisite da molteplici scienze. La geologia apporta informazioni sulla crosta terrestre e la sua evoluzione. La geochimica studia la composizione delle rocce e dei minerali. La geofisica si interessa delle caratteristiche del globo terrestre (geoide oblato): movimenti di placche, magnetismo... I matematici aiutano i ricercatori ad analizzare i dati raccolti e l'informatico contribuisce con la potenza di calcolo dei suoi computer.
Il vulcanologo compie dunque un lavoro di squadra, insieme a specialisti di varie discipline.
Sulle pendici dei monti vulcanici, davanti ad un'eruzione, o nel loro laboratorio, in ogni instante dell'anno, i vulcanologi cercano instancabilmente di approfondire le loro conoscenze su questo strano fenomeno.
Il vulcanologo cerca di ricostruire la storia dei vulcani e di spiegare lo scoppio e l'evoluzione delle eruzioni.
A questo scopo, egli studia in laboratorio i prelievi di rocce e gas raccolti sui vulcani sui quali ha compiuto una missione.
Li osserva, ne determina età e classe. Li paragona con i reperti precedenti e con le conoscenze già acquisite. Effettua esperimenti, studia anche le immagini inviate dai satelliti.
Quando lavorano sopra un vulcano o osservano un'eruzione, i vulcanologi effettuano dei prelievi di campioni di roccia, per potere in seguito ricostruirne la storia e stabilire delle cartine geologiche.
Essi osservano il terreno, l'attività del vulcano e le manifestazioni eruttive.
I vulcanologi posseggono attrezzi molto semplici. Un martello, un raschiatoio e un pennello gli permettono di prelevare i campioni necessari. Per quando riguarda i gas, essi vengono raccolti per mezzo di tubi, ampolle e boccette di plastica resisteni agli acidi.
Inoltre date le alte temperature, necessitano di termometri speciali.
Moltissimi bambini sognano di diventare futuri vulcanologi, alcuni di questi sono cresciuti riuscendo in questa impresa, spinti da un'incommensurabile voglia di fare e soprattutto mossi da un'irradicabile passione.
• Uno personaggio molto noto in questo campo, è Lucio Lirer, che ha ricoperto la carica di professore di Vulcanologia dal 1980 al 2010 presso l’Università di Napoli Federico II
• Anche Sabrina Mugnos, stufa della monotonia della vita, si è lanciata in quest'avventura. Fin da piccola si poneva molte domande, e si è data molte risposte.
• Un altro colosso della materia, direttore del Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia dell’Università di Napoli Federico II, è Giuseppe Luongo
• A Dimitri certo non passa la voglia di camminare, requisito essenziale per diventare un vulcanologo di successo.
• Molto noto è anche, Nicola Alessandro Pino, vulcanologo e sismologo, era il direttore del Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia della Federico II e il direttore dell’Osservatorio Vesuviano.
É pericoloso avvicinarsi a vulcani attivi. Parecchi vulcanologi e ricercatori hanno pagato con la vita la loro sete di scoperta. I vulcanologi conoscono i rischi della professione e si mostrano sempre estremamente prudenti.
Dagli esordi della vulcanologia, l'equipaggiamento si è fortunatamente molto evoluto. Lo scienziato deve proteggersi, ma deve rimanere a suo agio.
Posseggono quindi molte protezioni, che vengono da essi utilizzate a seconda dell'ambiente. I più comuni sono: il casco, i guanti, la maschera e la tuta ignifuga.
I vulcanologi devono fare in fretta quando sono vicini alle colate di lava, poichè le temperature possono raggiungere i 1000 gradi.
Titolo: Vulcani nel mondo. Viaggio visuale tra rischi e risorse.
Autori: Lisetta Giacomelli e Cristiano Pesaresi
Casa editrice: FrancoAngeli
Come accennato prima, viaggiare, lavorare sul "campo" e saper affrontare il pericolo sono i requisiti più importanti per un vulcanologo!
Questo libro non solo vi farà viaggiare con l'occhio della mente, ma vi darà ciò che pochi libri sanno trasmettere: l'esperienza.
Lisetta Giacomelli (geologa) e Roberto Scandone (geofisico) sono inoltre riusciti a raccogliere moltissime fotografie spettacolari che testimoniano il cambiamento del nostro pianeta.
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