I minerali esistono anche al di fuori della Terra.
Gli enormi progressi delle imprese spaziali hanno arricchito in modo considerevole le nostre conoscenze mineralogiche, consentendo numerose analisi di campioni prelevati alla superficie o a modeste profondità di alcuni corpi celesti;
ma nessuno di questi esemplari è mai stato portato sul nostro pianeta, al di fuori di quelli provenienti dalla Luna, oggetto di vere e proprie campagne geologiche da parte dell'uomo.
Tuttavia, è molto raro che i minerali del satellite lunare entrino nelle collezioni private ed è davvero eccezionale che possano far parte di una raccolta alla portata del comune collezionista.
Al contrario, assai più diffuse sono le pietre che, dallo spazio, precipitano sulla Terra: le codidette 'meteoriti'.
meteorite giganteLa caduta di minuscole meteoriti è un fatto molto comune che, tuttavia, passa di solito inosservato, perchè la meteorite è consumata quasi interamente dall'attrito con l'atmosfera.
Basti pensare alle numerosissime 'stelle cadenti' che, soprattutto in certi periodi dell'anno, ci capita di osservare:
la stragrande maggioranza di esse non arriva fino a terra, lasciando solo un pulviscolo assai sottili, disperso nell'atmosfera.
Assai meno frequentemente notiamo i cosidetti 'bolidi', veri e propri globi di fuoco che attraversano l'atmosfera, spesso accompagnati da esplosioni chiaramente udibili.
bolideNonostante l'effetto spettacolare e a volte terrificante, anche i frammenti di questi corpi di rado giungono sulla superficie terrestre;
anzi, talvolta intorno a questi fenomeni sorgono fantasiose interpretazioni che, in genere, hanno per oggetto misteriosi 'UFO'.
Eppure è certamente successo di assistere alla caduta di vere e proprie pietre ardenti dal cielo, spesso accompagnata da boati, e le poche testimonianze dirette che si hanno al riguardo sono sempre piuttosto drammatiche.
Gli antichi, per esempio, le avevano notate e ritennero che fossero presagi di sventura.
Di conseguenza in età moderna si arrivò al punto di non voler considerare questi fenomeni come realmente avvenuti, nonostante precise e autorevoli testimonianze, e ci volle parecchio tempo prima di convincere gli scienziati del fatto che queste pietre provenissero davvero dal cielo.
Se risulta molto difficile raccogliere meteoriti al momento della caduta, tuttavia si possono trovare assai più facilmente esemplari precipitati da tempo e rimasti sul luogo:
questo succede soprattutto nelle aree desertiche, dove la presenza di pietre insolite e i piccoli crateri provocati dal corpo celeste non vengono rapidamente cancellati, oppure in prossimità di grossi crateri di chiara origine meteoritica;
meteoriti nel deserto (NASA/SETI/P. Jenniskens)di recente le scoperte più interessanti sono state compiute in alcuni ghiacciai dell'Antartide, nei quali è stato effettuato forse il più ricco ritrovamento di materiale appartenente a diverse cadute.
meteorite in AntartideCome si possono riconoscere le meteoriti? Anzitutto, i frammenti presentano una crosta spesso striata in modo caratteristico e risultano 'modellati' dalla caduta attraverso l'atmosfera, con tipiche depressioni simili ad impronte di pollice associate a spigoli acuti.
Più importante, tuttavia, è la loro composizione chimica:
la maggior parte dei ritrovamenti, infatti, è costituita da masse di una lega di ferro e nichel, spesso accompagnata da granuli di olivina, pirosseni (enstatite, ipersteno) e plagioclasi (anortite, bytownite).
olivina pirossenoInoltre, se dopo aver segato e lucidato il campione, lo si sottopone a un leggero attacco da parte di acido nitrico sciolto in alcol, compare una rete di caratteristiche striature (figure di Widmanstätten o di Neumann):
esse corrispondono al concrescimento epitattico di fasi cristalline a maggiore o minore contenuto di nichel, che vengono attaccate con diversa velocità.
figure di WidmanstättenLa scoperta delle meteoriti metalliche, o 'ferri meteoritici', è facilitata dalla loro composizione:
l'impiego dei metal detectors, soprattutto in aree prive o quasi di vegetazione, come i deserti e le steppe, sta infatti consentendo una quantità assai notevole di nuovi ritrovamenti, specialmente in australia, dove le meteoriti spesso costituiscono un sottoprodotto della ricerca di pepite d'oro sui terreni auriferi.
Non tutte le meteoriti, però, sono costituite da masse di ferro-nichel:
esistono anche le cosidette 'pietre meteoritiche', formate perlopiù da pirosseni e da olivina, spesso con tracce di ferro metallico.
Curiose e rare sono poi le 'condriti carboniose', in cui sono presenti silicati talvolta idrati (serpentino) con numerose inclusioni di materiale fulliginoso contenente carbonio.
In quest'ultimo tipo di meteoriti (cadute abbastanza recentemente, con numerose pietre, presso il Pueblito de Allende, in Messico) interessante è la presenza di sostanze organiche:
ciò, insieme al rinvenimento di curiose formazioni 'a bottone', ha fatto pensare all'esistenza di organismi extraterrestri.
Tuttavia, un esame accurato del materiale chimico ha dimostrato l'assenza di chiralità (caratteristico fenomeno legato all'assimetria della materia vivente), per cui è stato inevitabile concludere che queste sostanze, anche se constituite da carbonio e idrogeno, non sono di derivazione biologica.
Ciononostante, la presenza di questi strani materiali organici extraterrestri, che si presumono identici a quelli che si potrebbero trovare sulla superficie di alcuni satelliti e pianeti lontani, è la testimonianza di stadi iniziali di formazione di una materia organica complessa:
ciò, sulla Terra, ha poi portato all'origine della vita.